Monday, May 08, 2006

ennesima falsificazione : figuranti al congresso americano per Berlusconi

Ad applaudire Berlusconi al congresso Usa stagisti e figuranti


di Bruno Miserendino
D'accordo, era una notizia scomoda da dare. Se un presidente del consiglio italiano parla al Congresso americano, un'opportunità non concessa a tutti ma solo agli alleati importanti, perchè rimarcare il fatto che nell'aula solo una parte erano effettivamente parlamentari americani e il resto, la maggioranza, erano stagisti, consiglieri, addetti e funzionari che hanno fatto claque?

La domanda è giusto porsela, le risposte possibili sono molte. Si può decidere di trattare la notizia come un doveroso elemento di cronaca senza enfatizzarlo, si può decidere di accennarlo spiegando che spesso, nel Congresso Usa, accade così, si può decidere di rimarcare il fatto spiegando che quindi quell'entusiasmo bipartisan che traspariva dalla diretta era un po' costruito, si può insomma trattare la notizia come si vuole, secondo l'idea che ogni giornalista ha del diritto di cronaca.

L'unica cosa che non dovrebbe accadere è che la notizia venga totalmente ignorata dalla stragrande maggioranza dei media, televisioni, radio, Televideo, giornali di tutte le simpatie politiche con l'eccezione dell'Unità, della Stampa, che gli ha dedicato un piccolo titolo in una pagina interna, e di pochissimi altri. Complessivamente un silenzio tombale, che ha il sapore dell'autocensura.

Perchè, attenzione, questo non è un caso di notizia sfuggita ai più, o arrivata tardi nelle redazioni. Tutti o quasi tutti gli inviati al seguito del nostro presidente del consiglio l'hanno saputa e segnalata, (anche perchè l'hanno visto con i propri occhi), molti l'hanno scritta nei loro pezzi, con diverse sfumature di rilievo. Di più: l'inviato dell'Ansa Cristiano Del Riccio l'ha scritta in un perfetto servizio riepilogativo messo in rete alle 21,30 ossia quando nelle redazioni dei giornali ancora si stanno facendo i titoli ai pezzi. I nostri quotidiani, come le televisioni e le radio, hanno confezionato un profluvio di servizi sull'evento, come è possibile che questa notizia sia stata completamente oscurata? Perchè non era una notizia? Perchè disturbava? Perchè cambiava il senso dell'evento su cui tutti avevano costruito il lavoro?

Francamente è difficile non considerarla una notizia. Se il senso dell'evento era che il presidente del consiglio aveva ottenuto l'entusiastico applauso dell'intero congresso americano all'unisono, compresi quei democratici che sicuramente farebbero il tifo per la vittoria di Romano Prodi il 9 aprile, spiegare che in quell'evento c'era molto di spettacolo costruito, non era fare professione di disfattismo, era segnalare un dato di cronaca importante. Tanto è vero che il New York Times l'ha considerata una notizia e l'ha scritta nel suo servizio.

I cittadini italiani, invece, sono al momento autorizzati a pensare che anche tutti i parlamentari democratici americani sono stati ammaliati, convinti e trascinati dal discorso di Berlusconi. C'è un unico problema: non è vero. C'erano pochissimi democratici presenti, perchè la grande maggioranza aveva sentito puzza di spot elettorale e anche i repubblicani erano qualche decina. In totale un decimo degli aventi diritto. Se non entravano stagisti, figuranti, consiglieri e portaborse, Berlusconi avrebbe parlato in un'aula semivuota, come accade da noi quando i ministri o i sottosegretari rispondono al question time.

Questa è la realtà, si può commentarla e valutarla come si vuole, ma perchè nasconderla? E' un episodio su cui riflettere. Se si vuole, naturalmente.

www.beppegiulietti.info

No comments: