Saturday, May 20, 2006

Cossiga risponde alla gazzarra della destra

Lettera aperta al leader della Cdl dopo gli insulti per il voto dei senatori a vita
"Indegna gazzarra, non accetto le accuse di un 'Paperon' de Paperoni'"
Fischi al Senato, Cossiga a Berlusconi
"Infondate le accuse di immoralità"


Francesco Cossiga
ROMA - All'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga non è andata giù l'accusa di immoralità rivolta ieri da Silvio Berlusconi ai senatori a vita, aspramente criticati per aver votato la fiducia al governo Prodi. Accuse avventate e infondate, pronunciate con leggerezza, secondo quanto afferma lo stesso Cossiga in una lettera aperta indirizzata al Cavaliere.

Nella quale, innanzitutto, l'ex presidente stigmatizza senza mezzi termini "l'indegna gazzarra inscenata dai gruppi parlamentari della Casa delle Libertà mentre esprimevano il loro voto a favore della mozione di fiducia al Governo Prodi i senatori a vita, di diritto e di nomina presidenziale". Gente come Andreotti e Scalfaro, "ragazzotti che da oltre mezzo secolo "battono" le strade della politica", abituati a ben più violenti tipi di scontro e colluttazioni, "ma con minore astio, maleducazione e cattiveria", scrive Cossiga ricordando i tempi di Pajetta e Almirante. Fischi e contestazioni che non hanno risparmiato neanche Carlo Azeglio Ciampi.

"Ben diversa", prosegue, "è l'accusa di 'immoralita che tu, con molta avventatezza e leggerezza, hai rivolto ai senatori a vita. "Si fosse trattato di un'accusa per qualche mio normale ma irregolare 'rapporto' per così dire sentimentale con qualche bella ragazza venezuelana o napoletana da te presentatami, passi! Ma la 'politica' e il servizio dello Stato", continua Cossiga, "sono stati per me e per la mia famiglia cosa troppo seria, perchè io possa accettare accuse di immoralità da un, anche se simpatico e abile, 'Paperon dei Paperoni' prestato alla politica, e non senza utile personale!".

Cossiga ricorda all'ex premier: "Avevo proposto, il giorno che furono indette le elezioni, che i senatori a vita, di diritto e di nomina presidenziale, qualora nel voto per la fiducia al nuovo governo il loro singolo voto dovesse essere determinante in un senso o nell'altro, al fine di non alterare il risultato elettorale, espressione della volontà popolare, si dovessero astenere dal voto, pur dichiarando la loro preferenza politica. Ma questa mia tesi e proposta non è stata accolta da nessuno".

E invita l'ex premier a fare un passo indietro nel tempo, nel giorno in cui "il governo Berlusconi ottenne la fiducia per un solo voto, a garantirla tre senatori a vita: Giovanni Agnelli, Francesco Cossiga e Giovanni Leone. Nessuna accusa di 'immoralita ci fu rivolta allora nè dalla sinistra nè...Da te!".

(20 maggio 2006)
www.repubblica.it

COSA PENSA IL POPOLO: IL METODO GOEBBELS DELLA DESTRA ITALIANA

QUELLO CHE PENSA IL POPOLO : METODO GOEBBELS

TIPICO METODO A' LA GOEBBELS è quello di preventivamente stabilire e dire ciò che "pensa" il popolo, o meglio
"CIO' CHE DEVE PENSARE" perchè fa comodo al capoccia ed ai suoi sgherri del triclinio delle libertà . Sempre a dire ed a inculcure cttraverso i proclami ,le Fatwe , le giaculatorie ossessive, al popolino, quello che deve pensare. E' IL tipico metodo Berlusca P2 (DA "PROPAGANDA 2" ,LA LOGGETTA MASSONICA SEGRETA su cui ciasuno può documentarsi facilmente) , propagandare il pensiero , dire cosa PENSA IL POPOLO, come succede sempre ,immancabilemente prima di elezioni, quando su mediaset appare l'oracolo DEL DEBBIO con trasmissioni tipo "cosa pensa la gente" , è tutto un "la gente PENSA" E NON CI SI ACCORGE CHE QUESTA GENTE STA lobotomizzando il popolino per arrivare a poterlo MANIPOLARE in tutti i modi,attraverso la tribuna TV che conta MILIONI DI UTENTI , salvo poi lamentarsi della stampa, che di utenti ne può contare al mx qualche centinaio di migliaia, del Gruppo Espresso che, a detta loro sarebbe illiberale, TUTTO è COMUNISTA SE NON è IRREGIMENTATO NELLE LORO SQUADRACCE.
OGGI quell'esempio di signorilità che risponde al nome di Feltri, aspirante-fallito- erede del grande MONTANELLI, nel suo LIBERO (di nome ,non di fatto) ha titolato "LA RIVOLTA DEI PANNOLONI" , un titolo rivolto ai senatori a vita in modo squadrista o, lasciando stare il fasismo, semplicemente CAFONE,maleducato, irrispettoso dell'anzianità e del valore di questa. Questi sarebbero i paladini della famiglia e dei VALORI, DEL CATTOLICESIMO, DEL RISPETTO DELLA VITA, chiamano delle persone che hanno onorato l'italia (Andreotti e Ciampi li avete esaltati fino a ieri..quando non vi nuocevano e vi facevano comodo) usando una metonimia degna del giovanilismo fascista più ignorante e bieco e razzista, solo perchè i 7 senatori NON HANNO FATTO QUELLO CHE VOLEVATE VOI della destra impresentabile di stampo Berlusconiano, e pur non essendo determinante il loro voto LI RINGRAZIO SENTITAMENTE.

CDebord 20 maggio 2006