Monday, October 29, 2007

Musica - Michael Angelo Batio

non so, ora ho in cuffia "Blues for Los Angeles" di Bill Frisell,e se penso al suono da midi che partorisce il nostro simpatico amico Batio ho conferma del fatto che bastano poche note di classe, intelligenza e gusto,cuore,originalità nel suono ,per spazzare via certi giocolieri tutti scale ed egocentrismo,tanto prevedibili quanto veloci,sempre a spararla grossa e veloce,al massimo,quasi che suonare meno -ma meglio- li faccia sentire impotenti. Se la velocità è l’unico spettacolo alla fine stufa, i veri grandi mettevano o mettono la velocità al servizio della rivoluzione musicale che concepivano nella loro testa, ma questo ben pochi l’han fatto o lo faranno, John Coltrane, col suo strumento lo ha fatto,ma non tocchiamo gli Dei, fra i quasi umani Holdsworth è riuscito a creare un suo universo sonoro,evolvendosi dalle origini prog hard rock ; Van Halen ha inventato tanto, Randy Rhoads nel metal ha scritto dei soli commoventi,che saranno ricordati nel tempo; Ma si può essere grandi anche senza velocità: Frisell ha un suono pazzesco, Ben Monder crea dei paesaggi sonori molto interessanti, o ascoltatevi Jim Hall con Ron Carter, chitarra e basso, ogni pezzo è una lezione di classe e tecnica, che non è velocità ma profonda conoscenza musicale messa al servizio dell’anima. Batio è una macchina, ho sentito la sua cover di Mr Crowley ed è indicativo il fatto che è bella la parte dove ripete il solo di Rhoads ,mentre le parti dove ci mette del suo, infarcite di scalette ultraveloci ,sanno di posticcio,superfluo,inutile, anonimo.
DEBORD 28 novembre 2007 - intervento su http://www.guitarlist.it/

No comments: